Import europeo di gas liquefatto russo da record
Secondo i dati, nonostante la volontà di abbandonare il combustibile russo entro il 2027, il volume dell’import di gas naturale liquefatto (GNL) nei Paesi EU dalla Russia nel 2023 sarà da record. È questa la conclusione a cui sono giunti gli analisti dell’organizzazione non governativa Global Witness dopo aver analizzato i dati di Kpler.
I risultati mostrano che nei primi sette mesi di quest’anno, la Cina rimane leader nel volume di GNL russo importato, seguita da Spagna e Belgio. Secondo quanto riportato da Global Witness nell’articolo del Financial Times, tra gennaio e luglio la Spagna ha importato 7,47 milioni di metri cubi di GNL dalla Russia, il Belgio 7,08 milioni.
Alla fine dei sette mesi, l’import del gas naturale liquefatto russo nell’UE è aumentato del 40% rispetto allo stesso periodo del 2021. Gli analisti sostengono che la crescita dei volumi di GNL acquistati dalla Russia è dovuta a una “base bassa”. L’UE non importava volumi così significativi di GNL prima delle ostilità in Ucraina perché dipendeva dai gasdotti dalla Russia. Rispetto al 2022, il volume di GNL russo importato dall’UE nel periodo gennaio-luglio è aumentato dell’1,7% su base annua. Il valore della fornitura di sette mesi è stimato in 5,29 miliardi di euro. Secondo il rapporto, la maggior parte dei volumi di GNL russo proviene dall’impianto Yamal LNG, di proprietà della Novatek.
Finora l’Unione europea non ha imposto sanzioni contro il gas russo, sia da gasdotto che da GNL, a differenza di altri combustibili fossili provenienti dalla Russia. Tuttavia, nell’estate del 2022, l’UE ha adottato una serie di misure per limitare la dipendenza dalle forniture russe. Grazie a queste misure, oltre alla riduzione della produzione industriale e a un inverno caldo, l’UE è riuscita a ridurre il consumo totale di gas del 17,7% tra agosto 2022 e marzo 2023 rispetto al consumo medio degli stessi mesi del periodo 2017-2022. Entro il 2027, l’UE intende eliminare completamente le importazioni di combustibili fossili russi.

Fonti: Kommersant
Anche in una situazione geopolitica instabile bisogna sapersi orientare e muovere.
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