I prodotti alimentari d’importazione che mancano in Russia: qualche indizio su cosa esportare

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Lo scarso assortimento di alimentari d’importazione nella grande distribuzione genera “voglia di estero”

Oltre l’80% dei residenti in Russia ha difficoltà a reperire molti prodotti stranieri, fra cui frutta esotica, snack e, attenzione, le salse italiane. Questo è quanto risulta da un sondaggio condotto dal retailer online Samokat tra i residenti di 15 città russe.

Più di ogni altra cosa, nell’assortimento dei retailer di alimentari russi, ai cittadini manca la frutta esotica, come mangostano, rambutan, frutti del drago e altri: lo afferma un intervistato su quattro. Inoltre, molti residenti in Russia sono frustrati dalla difficoltà nel trovare snack con gusti insoliti (19%), salse italiane (12%), dolci giapponesi (6%), spezie messicane piccanti (4%), formaggi e frutti di mare europei (e qui non c’è niente da fare: c’è un embargo, potete approfondire l’argomento nei nostri articoli UE vs Russia. Sanzioni UE e embargo dalla Russia sui prodotti alimentari e Embargo Russia: sanzioni prolungate fino a tutto il 2021).

Secondo i risultati del sondaggio, prima della pandemia oltre il 60% degli intervistati si recava all’estero almeno una volta all’anno. Con la riapertura delle frontiere, poco più di un terzo dei russi pianifica un viaggio in Europa (36%). Un altro 15% sogna di rilassarsi su un’isola, il 12% considera l’Asia e l’11% passerà le vacanze in montagna. Una persona su dieci si affida a destinazioni “collaudate”, come Turchia ed Egitto.

La maggior parte dei russi ha indicato, come scopo principale del viaggio all’estero, quello di visitare luoghi celebri e musei. Un terzo degli intervistati ha ammesso di andare all’estero semplicemente per rilassarsi e non fare nulla. La cucina locale è di particolare importanza per una persona su quattro. Addirittura il 10% degli intervistati sceglie la propria destinazione esclusivamente in base a preferenze gastronomiche.

Oltre il 90% dei russi ama provare il cibo locale durante i viaggi. La maggioranza (68%) porta sempre a casa i prodotti locali preferiti e il 41% considera le prelibatezze nazionali il miglior souvenir. Tale accortezza è spiegata dalla modesta scelta attualmente disponibile nei negozi russi.

“La vendita al dettaglio russa è caratterizzata dal fatto che il 90% dell’assortimento delle catene alimentari si sovrappone. Per offrire più scelta agli acquirenti, Samokat collabora con fornitori e produttori stranieri e ha aggiunto al proprio catalogo la categoria “Da altri paesi”, dove attualmente sono presenti 180 prodotti provenienti da 17 nazioni. “Questa categoria continuerà ad espandersi per permettere ad ogni cliente di trovare il prodotto di cui ha bisogno”, commenta Igor Rozhkov, direttore marketing del rivenditore online Samokat.

Cosa significa tutto ciò per noi? Che nella grande distribuzione in Russia, ma anche nei cuori dei russi, c’è sempre spazio per i prodotti italiani data l’ammirazione che da sempre questo popolo nutre per la cucina italiana e gli alimenti tradizionali. Quindi, se siete un produttore di alimentari, provate a guardate verso la Russia. Nonostante le sanzioni questo mercato rimane sempre aperto per l’importazione di molti prodotti alimentari provenienti dall’Italia. Bisogna solo trovare il canale e il contatto giusto!

Cominciamo ad esportare? 😉

Salse italiane in Russia esportare

Fonti: new-retail.ru

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