Business in Italia vs. business in Russia: caratteristiche e stereotipi

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Business Italia-Russia: le differenze in tradizioni, mentalità e gestione imprenditoriale

Nel processo di internazionalizzazione delle imprese e del commercio estero, spesso incontriamo delle ridicole barriere che possono ostacolare lo sviluppo di una cooperazione con potenziale di successo. Spesso non si tratta di semplici questioni “meccaniche” come tempi di consegna, condizioni, prezzi, qualità, ma di peculiarità della mentalità e della cultura aziendale.

Tutti sanno che, discutendo lo stesso problema, imprenditori di nazionalità diverse lo vedono da angolazioni diverse, attraverso il prisma dei valori e della cultura del loro Paese.
Eccovi un confronto fra i modelli “tipo” di azienda media italiana e russa, che abbiamo sviluppato in molti anni di lavoro sui due mercati.

Obiettivo

Italia: focus sul prodotto

A un italiano l’idea imprenditoriale non arriva per caso. Nasce da un sogno coltivato a lungo, da una storia d’amore. L’italiano organizza pensieri e risorse, fonda un’azienda, la sviluppa e continua a lavorare in questa azienda per tutta la vita. I suoi figli e parenti lavorano lì: la nonna è alla cassa, il nipote è in produzione, la moglie del fratello in segreteria.

Spesso un imprenditore rimane per sempre nel suo primo business, continuando a svilupparlo e migliorarlo. Raramente si discosta dall’idea originale: la affina, perfeziona la qualità, si concentra sulla produzione per migliorare il prodotto.
Coltivando un’idea da zero, raggiungendo il successo, l’imprenditore italiano rimane sempre integrato in ogni processo, occupandosi ogni giorno anche delle operazioni più semplici.

Vantaggi: così nascono marchi mondiali, prodotti di qualità premium e lusso.
Svantaggi: bassa resilienza del business al rischio. Tali società spesso non dispongono di “airbag”. Quando non ci sono attività o investimenti alternativi, anche i marchi più famosi possono finire a bordo strada dopo una crisi o nell’evoluzione di un settore.

Russia: focus sul successo

Quando un’idea imprenditoriale arriva ad un russo, lui costituisce un’azienda e, dopo essere entrato nel mercato con un prodotto, si concentra il più possibile su sviluppo, espansione e risultati finanziari. Al centro di tutto, ovviamente, c’è un’idea e un prodotto, ma l’ambizione del creatore è mirata a far crescere il business.

Quando un’azienda raggiunge un certo livello e funziona bene, un russo inizia a considerare alternative: sviluppa il business verticalmente e orizzontalmente, inizia a fabbricare prodotti ausiliari, considera opportunità sia nelle aree correlate che in aree completamente estranee al settore attuale. Un russo apre un’altra attività, sviluppa nuove idee, investe. Spesso si allontana e addirittura cede il business iniziale, concentrandosi su progetti che gli interessano di più.

Vantaggi: diversificazione, redditività, resistenza alle crisi.
Svantaggi: spesso quando il creatore cede la sua idea a terzi, il prodotto o servizio ne soffre.
Il processo di creazione di un prodotto con una storia secolare e fama mondiale richiede una grande attenzione da parte del creatore, un lavoro e un miglioramento costante.

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Proprietari e Amministratori

Italia
Un’azienda in Italia è spesso un valore di famiglia tramandato di generazione in generazione. I membri della famiglia sono attivamente coinvolti negli affari.
L’amministratore dell’azienda e la direzione sono i proprietari della stessa. I manager di medio livello sono dipendenti fidati che lavorano presso l’organizzazione da molti anni.

I proprietari delle aziende italiane sono così gelosi della loro idea che preferirebbero affidare la loro attività a un figlio o nipote disinteressato e impreparato, piuttosto che assumere un manager di alta qualifica e esperienza del settore. Il businessman italiano decide di vendere l’azienda di famiglia solo quando essa si trova in uno stato disastroso, sull’orlo del fallimento e ha perso completamente la sua attrattività per un investitore.
Di conseguenza, molte aziende e marchi di successo italiani invecchiano e muoiono con i loro creatori o perdono valori e filosofia nel processo di trasmissione di generazione in generazione.

Russia
Il proprietario di un’azienda medio-grande in Russia è spesso un fondatore o un investitore che non partecipa direttamente ai processi aziendali.
Nelle medie e grandi aziende vengono assunti manager e amministratori delegati altamente qualificati. Spesso sono invitati a ricoprire incarichi dirigenziali dei professionisti esterni con esperienza lavorativa, reputazione nel settore e grande curriculum di successi.

A breve termine, l’utilizzo del potenziale di un manager assunto porta a un salto di qualità, al successo e ad alti risultati finanziari.
Questo modello funziona assolutamente dal punto di vista del business e management, ma pur condannando il conservatorismo dell’approccio manageriale degli imprenditori italiani, riuscireste a ricordare almeno 10 aziende o marchi di prodotti di consumo o nel segmento premium/lusso dalla Russia venduti con successo in tutto il mondo?

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direttore in Russia

La funzione del CEO. Partecipazione ai processi aziendali

Italia
Concentrarsi sulla produzione e sulla vendita, cioè sui principali processi di lavoro, migliorando la qualità dei prodotti, è una priorità per l’imprenditore italiano.
Un imprenditore, dopo aver creato o ereditato la società, comprende a fondo le questioni tecniche, le attrezzature, le operazioni, le materie prime, il processo di produzione ed è direttamente coinvolto nella produzione.

Russia
Il CEO russo presta grande attenzione all’analisi, alla pianificazione strategica, alle prestazioni finanziarie e ai report.
Il manager è qualificato ed è esperto generalmente nell’economia dell’impresa. È anche esperto nel processo di produzione, ma inviterà uno specialista responsabile se servirà discutere i dettagli tecnici.

Processo decisionale e responsabilità

Italia
In Italia le decisioni vengono prese dal proprietario, che è anche l’amministratore dell’azienda. Tutte le questioni sono coordinate con lui, quindi ne è diretto responsabile.
Anche le questioni di media importanza vengono quasi sempre portate all’attenzione del CEO.

“In caso di dubbi chiamare il capo” è la regola aurea dell’impiegato italiano. In Italia il responsabile del reparto si tutelerà ricevendo un “ok” dal direttore. Questo lo aiuta ad evitare responsabilità e fa ricadere la colpa sugli stessi proprietari, che vogliono essere aggiornati e partecipare a tutti gli eventi e controllare direttamente tutti i processi.
Ci sono dei vantaggi: i dipendenti agiscono più liberamente, non hanno paura di proporre soluzioni creative, quindi le innovazioni vengono introdotte più rapidamente e i problemi operativi vengono risolti più facilmente.

Il problema è che il dipendente, non rischiando nulla, spesso non elabora bene l’idea, quindi può presentare un piano “grezzo” al manager il quale, non valutando tutti i rischi di un’idea esteriormente attraente, può prendere una decisione affrettata e potenzialmente errata.
Altro svantaggio di questo sistema è che la distrazione del manager nell’occuparsi di questioni di secondaria importanza lo distoglie dallo sviluppo strategico dell’azienda.

Russia
In Russia le funzioni e il processo decisionale sono delegati ai capi dei dipartimenti e delle divisioni. Il compito del responsabile reparto è far lavorare in modo efficace la squadra e rendere conto al direttore sui risultati, quindi lui possiede il potere decisionale per svolgere il suo lavoro.

Il processo decisionale è distribuito nella struttura organizzativa dell’azienda. Le decisioni sono classificate in base all’importanza. La responsabilità di prendere una decisione è a carico del dipendente cui compete la questione. Ciò significa che lui deve adottare un approccio più responsabile al problema ed eseguire le azioni valutando attentamente tutti i pro e i contro.

Questo da un lato aumenta la responsabilità interna, ma dall’altro rallenta il processo operativo e lo sviluppo dell’azienda nel suo complesso.
Un dipendente, vedendo il rischio per sé stesso e temendo le critiche, può scartare soluzioni potenzialmente benefiche per l’azienda in quanto non hanno superato il suo filtro soggettivo individuale.

Perché? Perché in Russia, in caso di errore, molto probabilmente ci sarà un rimprovero del capo, la perdita del bonus o addirittura il licenziamento.

Organigramma

Italia
La struttura organizzativa è flessibile (per non dire “quasi inesistente”) e molto, troppo orizzontale. Lo stesso proprietario dell’azienda può caricare un camion col muletto, lavorare in officina o in magazzino, risolvere i problemi direttamente con i dipendenti di tutti i livelli.

Russia
In Russia i top manager delle imprese comunicano principalmente con i capi dei dipartimenti. La struttura organizzativa è rigorosamente regolamentata, sviluppata verticalmente con capi reparti e responsabili delle divisioni. La gerarchia e la subordinazione sono rispettate.

Burocrazia e flusso documentale

Nonostante gli imprenditori italiani si lamentino della burocrazia e della complessità del fare impresa in Italia e qualunque cosa dicano le statistiche di Doing Business della banca mondiale, fare business in Italia è molto più facile rispetto alla Russia dal punto di vista della contabilità, della rendicontazione e delle procedure burocratiche.
Certo, ci sono alcune difficoltà iniziali: potrebbe essere più difficile aprire una società o ottenere un permesso, ma una normale transazione di compravendita è più semplice da gestire in Italia rispetto alla Russia: ciò accelera e semplifica notevolmente tutti i processi del business.

Dai tempi dell’URSS la Russia è rimasta un Paese fortemente burocratizzato, con un numero enorme di documenti inutili che accompagnano gli affari. Le transazioni devono essere confermate da una varietà di documenti, contratti, atti firmati da entrambe le parti. La contabilità è più complessa. I controlli da parte dello Stato sono più frequenti. I tentativi del governo per semplificare il sistema sono visibili, ma ci vuole ancora molto tempo per metterli in pratica.

Ecco perché gli italiani che non hanno mai lavorato con la Russia restano scioccati dal fatto che, anche per un semplice ordine d’esportazione in Russia di 2-5 mila euro, il cliente chieda di firmare un contratto, un accordo di rappresentanza per la certificazione, preparare una fattura, packing list, CMR, etichette e più complesso è il progetto, più sono i documenti. Abbiamo incontrato fornitori italiani che si rifiutavano di collaborare con clienti russi, temendo i contratti e la quantità di documenti da firmare.

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Qualità

Italia
La qualità dei prodotti e del processo produttivo sono il patrimonio dell’azienda italiana, il suo valore e orgoglio, che le consentono di mantenere una posizione di leadership nel mondo in molti settori, anche grazie alla struttura semplice e alla partecipazione diretta dei proprietari nelle decisioni strategiche e nel processo di produzione.
In Italia l’azienda sostituisce costantemente i macchinari con altri più moderni: questo è parte integrante della cultura della produzione.

Russia
In molte aziende russe gli impianti di produzione sono datati. L’attrezzatura e l’ammodernamento della produzione, oltre a costi significativi, comportano il cambiamento di tutta la documentazione tecnica di accompagnamento, delle norme, dei processi il che, in una situazione rigidamente strutturata, diventa un progetto ancora più complesso.
La mancanza di fondi per il rinnovamento tecnico della produzione porta all’acquisto di attrezzature usate obsolete o alla sostituzione solo di alcuni elementi nella linea di produzione: ciò non consente di creare un prodotto moderno e di alta qualità.

A proposito di educazione

Italia
L’Italia, secondo Eurostat, è al penultimo posto tra i Paesi europei per numero di laureati (seguita solo dalla Romania). Solo il 27,6% della popolazione di età compresa tra 30 e 34 anni ha un’istruzione superiore.
La laurea non è un requisito obbligatorio per gestire un’azienda in Italia. Spesso i dirigenti non hanno alcun diploma in materia di affari.

Russia
Tra i dirigenti russi la percentuale di laureati è significativamente più alta che in Italia. Nella maggior parte dei casi, un manager è uno specialista altamente qualificato con uno o più diplomi.
Resta comunque aperta la questione della qualità dell’educazione universitaria.

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Formazione, sviluppo professionale

Italia
Gli specialisti e i manager in Italia vengono formati raramente. Vendere corsi di formazione avanzata, seminari, training ad un’azienda italiana è una missione difficile.

Russia
In Russia seminari di formazione, corsi di aggiornamento e training per dirigenti e personale sono sempre stati e rimangono di tendenza. Il mercato delle prestazioni educative in Russia è ampiamente sviluppato.

Team aziendale

Italia
In Italia, la cultura interpersonale aziendale non è un must. Tradizionalmente l’istituzione forte della famiglia è il valore principale nelle relazioni interpersonali, quindi il “team di lavoro” è solo un gruppo di persone che lavorano in un’unica azienda. La cultura aziendale e le relazioni interpersonali sono meno sviluppate che in Russia.

Russia
In Russia il Capodanno, il 23 febbraio (festa degli uomini) e l’8 marzo sono il “set minimo” di eventi aziendali in quasi tutte le organizzazioni. Ristoranti e regali, eventi comuni, team building sono tradizioni che rafforzano i legami interpersonali. Molto spesso in Russia i colleghi, oltre alle relazioni puramente professionali, coltivano simpatie/antipatie personali. Si incontrano spesso fuori dal lavoro, organizzano passatempi in comune.

festa aziendale in Russia

Atteggiamento del personale al lavoro

Abbiamo: 5 saldatori in cantiere.
Italia: 5 saldatori saldano
Russia: 2 saldatori saldano, 3 fumano. Se non c’è un capocantiere nelle vicinanze, salda solo uno

Italia
In Italia un dipendente assunto considera il lavoro come una funzione che deve svolgere per i soldi che gli pagano (come logico). Deve eseguire determinate azioni in un determinato periodo di tempo. Il dipendente fa parte del processo aziendale e lo sa. È responsabile della sua operazione, organizza il suo lavoro in modo autonomo e spesso ha funzioni ristrette.

Russia
In Russia, a causa di un innato senso di gerarchia, molti impiegati percepiscono il lavoro come una funzione che devono svolgere secondo gli ordini e sotto controllo.
“Oggi il capo non è in ufficio, posso navigare su Internet tutto il giorno” oppure “capo in trasferta = libertà in ufficio!” sono modi di pensare comuni per gli impiegati russi, che per molti dipendenti delle aziende italiane sarebbero inconcepibili.

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Ritratto di un imprenditore

Italia
L’imprenditore italiano è semplice: è concentrato sul lavoro attuale, sul business qui e ora. È parte integrante di ogni processo e di ogni attività – dalla progettazione ingegneristica alla semplice pulizia del negozio – che sia importante per l’azienda. Possiamo vedere Giorgio Armani che sistema i vestiti su un manichino in vetrina di un suo negozio, o il proprietario di un’azienda multimilionaria che carica un camion alle 6 del mattino perché l’operatore del muletto arriva alle otto. La segretaria, un operaio, la donna delle pulizie, gli danno del tu e quasi certamente lui conosce i nomi di tutti.

Russia
I CEO russi per la maggior parte obbediscono alla gerarchia sia nel trattare con i subordinati sia in relazione a loro che alle funzioni che svolgono. In una grande azienda è improbabile che un semplice lavoratore sia in grado di entrare nell’ufficio del direttore per una conversazione. Ad alcuni questo può sembrare snobismo e, forse, c’è un po’ di verità in questo. Una sorta di classismo.
Ma riflettiamo anche sul fatto che se un manager perde tempo a caricare un camion, quel camion andrà anche avanti ma lo sviluppo dell’azienda tornerà indietro.

Lusso

Italia
L’imprenditore italiano percepisce gli abiti e gli attributi della classe premium/lusso come cose che soddisfano i suoi bisogni personali e gli danno una sensazione di comfort.
Un italiano può tranquillamente lasciare a casa il suo orologio costoso prima di un viaggio d’affari in Russia, perché in aeroporto questo è un ulteriore inconveniente quando si passa attraverso un metal detector.

Russia
Per l’uomo d’affari russo gli oggetti della categoria lux sono uno status che conferma il suo successo e dimostra il livello di reddito. Questo fa sì che vestiti, orologi, auto, immobili possano essere acquistati non solo per il comfort personale, ma anche e soprattutto come simbolo di prestigio.

Emozioni vs. numeri

Italia
Gli italiani sono intuitivi. “Mi piace/non mi piace” per loro è un indicatore importante per determinare il loro interesse per un partner commerciale. Anche la marginalità spesso passa in secondo piano: la fiducia e la simpatia personale sono molto importanti per gli imprenditori italiani.

Russia
Le decisioni aziendali in Russia sono più meccaniche. Il russo analizzerà le informazioni, esaminerà i numeri e calcolerà la redditività dell’operazione e, sulla base di ciò, deciderà se è interessato alla cooperazione. Per questo quando a un russo fanno un’offerta commerciale, la prima cosa che chiede è il prezzo. Se entra nel range del suo interesse il dialogo proseguirà, altrimenti sarà difficile convincerlo.

Infine

Gli italiani considerano la Russia un mercato di vendita con enormi potenzialità. Un po’ intimiditi dai partner russi nelle prime fasi della comunicazione, all’inizio della cooperazione tendono a diffidare da qualsiasi richiesta e proposta, ma sono estremamente interessati al lavoro.
Lo si può vedere anche dalla posizione precisa ed equilibrata dell’Italia rispetto alla Russia nei processi geopolitici.
“Russia = ricchezza, risorse”. Gli affari russi vengono rispettati per via dei potenziali benefici.

I russi amano l’Italia e tutto ciò che è connesso ad essa. Ne rispettano e ammirano le tradizioni, la cucina e il patrimonio. Simpatizzano sempre per gli italiani, il che indubbiamente dà un vantaggio agli imprenditori italiani all’inizio delle trattative.

Tuttavia non si può non menzionare il fatto che gli imprenditori russi che hanno già collaborato con partner italiani hanno affrontato il problema della tardiva esecuzione degli ordini, della disattenzione all’esecuzione dei documenti, del mancato rispetto dei termini del contratto. Purtroppo anche questo è uno stereotipo che i giovani imprenditori italiani devono combattere per vendere con successo i prodotti Made in Italy in Russia.

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