Lista delle sanzioni imposte dall’UE alla Russia: una panoramica della loro evoluzione dal 2014 ad oggi

  • Home
  • Blog
  • Lista delle sanzioni imposte dall’UE alla Russia: una panoramica della loro evoluzione dal 2014 ad oggi
Russia UE Sanzioni Embargo Prodotti

Quali sono le sanzioni imposte alla Russia da parte degli stati membri dell’UE?

Stiamo tutti seguendo con preoccupazione l’evolversi del conflitto e quando si parla di sanzioni può risultare ostico capire nel concreto di che cosa si tratta e a chi o cosa sono rivolte.

Innanzitutto c’è da dire che l’UE ha cominciato ad imporre sanzioni a Mosca già a partire dal 2014 e nel corso di questi anni, al pacchetto iniziale, sono state aggiunte nuove tipologie di sanzioni che sono andate ad alimentare quelle già in essere.

Quando sono state introdotte le prime sanzioni e cosa riguardavano inizialmente?

A seguito vi proponiamo una panoramica con brevi cenni storici al fine di fornire un’idea generale su come queste sanzioni si siano andate sviluppando di pari passo agli atti perpetrati dalla Russia in Ucraina, dal 2014 fino ai giorni nostri.

  1. Cronistoria
    1. 2014, il primo pacchetto di sanzioni
    2. 2015, uso della forza militare
    3. 2016 – 2017
    4. 2018 – 2019
    5. 2020 – 2021
  2. Il 2022
    1. 23 Febbraio: secondo pacchetto
    2. 28 Febbraio: terzo pacchetto
    3. 15 Marzo: quarto pacchetto
  3. Tipologie di sanzioni
  4. La risposta di Mosca
    1. Lista dei paesi non amici
    2. Rischio di nazionalizzazione di aziende estere in Russia
    3. Altri divieti e misure economiche speciali
cronistoria delle sanzioni imposte dall'UE alla Russia

Cronistoria delle misure restrittive imposte dall’UE in risposta alla crisi in Ucraina

1. Cronistoria: le tappe del conflitto tra Ucraina e Russia dal 2014 al 2021

1. Il 2014: il primo pacchetto di sanzioni

Le azioni militari perpetrate della Russia volte a destabilizzare il governo ucraino culminano con l’annessione della Crimea e Sebastopoli. Tale annessione è ritenuta illegale da parte dell’UE. Si tenta una riconciliazione con Russia e Separatisti che, però, non viene accolta.
Viene perciò introdotto il primo pacchetto di sanzioni.

2. 2015: uso della forza militare

I bombardamenti in Ucraina orientale, in particolare su Mariupol e le regioni del Donetsk e Luhansk, violano il cessate il fuoco imposto dall’UE. Difatti, l’UE condanna le azioni contro l’integrità territoriale in Ucraina e appropriazione illegali di beni statali; le sanzioni vengono prorogate fino alla fine del 2015, momento in cui gli accordi di Minsk dovranno essere attuati.

3. 2016 – 2017

Si riconfermano le sanzioni e le misure restrittive imposte alla Russia e Separatisti. Inoltre, c’è un inasprimento delle sanzioni nei confronti delle persone direttamente coinvolte in atti che pregiudicano l’integrità territoriale dell’Ucraina.

4. 2018 – 2019

In risposta all’escalation nel ponte di Kerch (ponte costruito al fine di collegare illegalmente la Crimea alla Russia) in cui viene adottato un ingiustificato uso di forza militare, vengono inasprite le sanzioni e le misure restrittive a carico di ulteriori persone, tra cui quelle coinvolte nelle “elezioni” della “Repubblica popolare di Donetsk” e nella “Repubblica popolare di Lugansk”

5. 2020 – 2021

A fine 2021, soggette a tali misure, si contano 185 persone e 48 entità. Le implicazioni riguardano il congelamento di beni, compreso il divieto di mettere fondi a loro disposizione, e il divieto di viaggio/ transito all’interno dell’UE.

quarto pacchetto di sanzioni alla Russia imposto dall'Unione Europea

L’evoluzione del conflitto e l’inasprimento delle sanzioni per contrastare l’invasione territoriale dell’Ucraina da parte della Russia

1. Il 2022 e l’aggravarsi della situazione

1. 23 Febbraio: secondo pacchetto

All’inizio del 2022 l’UE decide di prorogare di ulteriori 6 mesi le sanzioni, in base all’ultima valutazione dello stato di avanzamento dell’attuazione degli accordi di Minsk.
In seguito alla decisione delle Federazione Russa di riconoscere le regioni di Donetsk e Luhansk come entità indipendenti, l’UE impone un nuovo pacchetto che coinvolge vari attori di tali zona, e si compone di:

  • sanzioni mirate nei confronti di 351 membri della Duma di Stato russa e di altre 27 persone
  • restrizioni alle relazioni economiche con le zone non controllate dal governo delle regioni di Donetsk e Luhansk
  • restrizioni all’accesso della Russia ai servizi e ai mercati finanziari e dei capitali dell’UE

2. 24 Febbraio: inizio dell’invasione territoriale

Gli stati membri dell’UE indicono un vertice straordinario in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Vengono stabilite ulteriori sanzioni che ora riguardano:

  • il settore finanziario
  • i settori dell’energia e dei trasporti
  • il controllo e il finanziamento delle esportazioni
  • la politica in materia di visti
  • ulteriori sanzioni nei confronti di cittadini russi
  • nuovi criteri di inserimento in elenco
  • i beni a duplice uso

3. 28 Febbraio: terzo pacchetto

Dopo la decisione di congelare i beni di Vladimir Putin, presidente della Federazione russa, e di Sergey Lavrov, ministro degli Affari esteri della Federazione russa, e altri membri vari della Duma di Stato russa, l’UE introduce ulteriori misure restrittive e sanzioni:

  • divieto di effettuare operazioni con la Banca centrale russa
  • pacchetto di sostegno da 500 milioni di EUR per finanziare l’invio di attrezzature e forniture alle forze armate ucraine
  • divieto di sorvolo dello spazio aereo dell’UE e di accesso agli aeroporti dell’UE da parte dei vettori russi
  • nuove sanzioni per altre 26 persone e un’entità

4. 15 Marzo: quarto pacchetto

Visto il protrarsi del conflitto, i 27 Stati membri dell’UE danno il via libera a un ulteriore pacchetto di sanzioni. Vietate tutte le transazioni con alcune imprese statali, viene ridotto l’import dalla Russia di acciaio e altri prodotti siderurgici e beni di lusso, oltre a:

  • tutte le operazioni con determinate imprese statali
  • la prestazione di servizi di rating del credito a qualsiasi persona o entità russa
  • nuovi investimenti nel settore dell’energia della Russia
sanzioni finanziarie UE alla Russia

Nel concreto, come si compongono le sanzioni e chi/cosa riguardano?

A seguito riportiamo le sanzioni divise in gruppi e l’elenco di alcune entità e persone più potenti alle quali le misure restrittive imposte dall’UE alla Russia sono rivolte

3. Tipologie di sanzioni

Sanzioni dell’Unione Europea verso le persone coinvolte del conflitto in Ucraina:
  • Vladimir Putin
  • Sergey Lavrov
  • Roman Abramovich
  • membri della Duma di Stato russa
  • membri del Consiglio Nazionale di sicurezza
  • funzionari di alto rango
  • uomini d’affari e oligarchi
Misure finanziarie introdotte dall’UE per commerci e transazioni russe
  • divieto di SWIFT per 7 banche russe
  • restrizioni all’accesso della Russia ai capitali e ai mercati e servizi finanziari dell’UE
  • divieto di transazioni con la Banca centrale russa
  • divieto di fornire alla Russia banconote denominate in euro
Trasporti:
  • chiusura dello spazio aereo dell’UE a tutti gli aerei di proprietà russa
  • restrizioni alle esportazioni verso la Russia di beni per la navigazione marittima e tecnologia di comunicazione radio
Energia:
  • divieto di esportazione in Russia di beni e tecnologie nel settore della raffinazione del petrolio
  • divieto di nuovi investimenti nel settore energetico russo
Difesa:
  • Restrizioni alle esportazioni verso la Russia di beni a duplice uso e tecnologie per uso militare
Metalli e beni di lusso:
  • Restrizioni alle esportazioni in Russia di ferro, acciaio e beni di lusso.
Restrizioni dei media:
  • Sospensione delle trasmissioni nell’UE degli organi di propaganda di proprietà statale Sputnik e Russia Today.
Misure diplomatiche:
  • Sospensione delle disposizioni di facilitazione del visto per i diplomatici russi e altri funzionari e uomini d’affari russi.

In risposta al suo coinvolgimento nell’aggressione militare della Russia anche la Bielorussia ha ricevuto sanzioni e misure restrittive

Sanzioni contro la Bielorussia:
  • sanzioni al personale militare bielorusso
  • divieto di SWIFT per 3 banche bielorusse
  • divieto di transazioni con la Banca Centrale della Bielorussia
  • limiti agli afflussi finanziari dalla Bielorussia verso l’UE
  • divieto di fornitura di banconote denominate in euro alla Bielorussia
  • restrizioni commerciali
contro-sanzioni da parte di Mosca in risposta all'UE

La risposta di Mosca non si è fatta attendere e al momento ha emesso una serie di ordinanze e iniziative volte a contrastare una crisi interna russa

4. La risposta di Mosca

1. Lista dei paesi non amici

In questo articolo avevamo affrontato nel dettaglio la lista di paesi ritenuti “non amici” da parte del governo russo e il risultato dell’Ordinanza emessa da Mosca il 5 Marzo, secondo la quale “i cittadini e le aziende russe, lo stato stesso, le sue regioni e comuni che hanno obblighi in valuta nei confronti di creditori stranieri dall’elenco dei paesi non amici potranno pagarli in rubli”.

2. Rischio di nazionalizzazione di aziende estere in Russia

Il governo ha approvato l’iniziativa del partito “Russia Unita” sulla possibile vendita di società straniere e persino sulla loro nazionalizzazione in caso di uscita dal mercato russo o rischio di liquidazione e fallimento ingiustificati. La nostra analisi dell’iniziativa.

3. Altri divieti e misure economiche speciali

Divieto dell’esportazione dalla Russia di macchinari e alcuni prodotti d’importanza strategica fino alla fine del 2022 e altre decisioni, azioni e “misure economiche speciali nella sfera dell’attività economica estera allo scopo di garantire la sicurezza della Federazione Russa”

A più di un mese di distanza dall’inizio delle azioni militari, il conflitto sembra essere ancora lontano da una risoluzione pacifica. Le azioni di invasione territoriale in Ucraina proseguono, l’UE continua a sviluppare la lista delle sanzioni contro la Russia, questa risponde con contro-misure e per ora nessuno è in grado di stimare quando cesserà questa guerra.
Come sempre, ci auguriamo che la situazione si risolva al più presto. Nel frattempo cercheremo di mantenervi aggiornati sull’andamento del conflitto, per quanto concerne la parte commerciale e culturale.
Seguite il nostro blog!

Vi ricordiamo che per qualsiasi difficoltà connessa a sanzioni, collaborazione con i vostri fornitori e/o vostri clienti in Russia potete rivolgervi a noi per richiedere assistenza.

Vuoi ricevere la Newsletter OBICONS? Iscriviti!
whatsapp logo