EAEU – Unione Economica Eurasiatica, Unione doganale e la certificazione comune EAC

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Sammit EAEU

Unione Economica Eurasiatica, Unione Doganale, certificazione EAC: cosa bisogna sapere nella situazione attuale

L’Unione Economica Eurasiatica (EAEU) è un’organizzazione internazionale per l’integrazione economica regionale dotata di personalità giuridica internazionale. È stata istituita dal Trattato sull’Unione economica eurasiatica firmato ad Astana 10 anni fa, il 29/05/2014.

Gli stati membri dell’Unione economica eurasiatica sono:

  • Armenia
  • Bielorussia
  • Kazakistan
  • Kirghizistan
  • Federazione Russa

La EAEU garantisce la libertà di circolazione di beni, servizi, capitali e lavoro, nonché l’attuazione di una politica coordinata o unificata nei settori dell’economia dei Paesi partecipanti.

Secondo le dichiarazioni recenti, sottolineate anche durante il Forum economico internazionale di San Pietroburgo della settimana scorsa, la piena attuazione di quattro mercati comuni sul territorio della EAEU – mercato di beni, servizi, capitali e risorse umane – sarà possibile entro il 2030.
Questo obiettivo è incluso nella dichiarazione “Percorso economico eurasiatico” approvata nel dicembre dello scorso anno dai paesi partecipanti all’associazione.

Unione Doganale dei Paesi EAEU

Nel mondo esistono circa una dozzina di unioni doganali, tra cui ovviamente quella dell’Unione Europea. Se pensiamo all’unione doganale dell’UE e a come funziona, sarà molto facile capire come funziona l’unione doganale EAEU.

L’unione doganale EAEU è un accordo che include commercio esente da dazi, requisiti identici per la certificazione dei prodotti e legislazione doganale uniforme. Infatti i membri della EAEU non pagano dazi doganali e tasse quando scambiano merci fra i loro territori e hanno gli stessi standard e certificazione valida per tutti i Paesi.

Lo scopo dell’unione è lo sviluppo economico congiunto dei paesi partecipanti.
Il più alto organo di governo della EAEU è la Commissione Economica Eurasiatica. Le sue decisioni sono vincolanti per tutti i Paesi partecipanti.

Vantaggi dell’Unione doganale EAEU per i Paesi partecipanti

L’Unione Doganale EAEU crea molteplici vantaggi per il commercio internazionale dei Paesi partecipanti:

  • Non si applicano dazi o tasse doganali quando si importa da un Paese EAEU a un altro. Nel Paese di destinazione vengono pagate solo l’IVA e le accise sull’importazione.
  • Non esistono misure di regolamentazione non tariffaria. Ad esempio, i partecipanti possono importare qualsiasi quantità di merci; nessuno ha il diritto esclusivo di importare o esportare. Ma alcune misure antidumping e altre misure protettive continuano ad essere in vigore.
  • Le tariffe per il transito e il trasporto delle merci sono ridotte.

Grazie alla cooperazione trai Paesi dell’EAEU, le aziende residenti risparmiano migliaia di euro importando merci.

Territorio EAEU

Spazio doganale unico: сome funziona per i Paesi EAEU

Stesse restrizioni, permessi e sanzioni negli scambi con Paesi terzi.

Nomenclatura doganale unificata dei beni (ТНВЭД, analogo TARIC), stesse tariffe doganali. Ad esempio, se le aziende russe e bielorusse acquistano vestiti in Cina, quando importano la merce nei loro territori pagano gli stessi dazi e tasse doganali.

Mercato unico del lavoro. I cittadini dei Paesi membri dell’unione possono lavorare e condurre affari liberamente nei reciproci territori. Ad esempio, un chirurgo bielorusso può candidarsi per un lavoro in qualsiasi ospedale russo e non è necessario convertire la sua laurea. Oppure un imprenditore armeno può aprire un’attività in Kazakistan o in Russia senza restrizioni.
Grazie a questa libera circolazione, un’azienda può assumere dipendenti da qualsiasi paese EAEU. I dipendenti provenienti dai paesi dell’Unione non hanno bisogno di brevetto o permesso di lavoro.

Norme fitosanitarie e tecniche generali (Certificato EAC). Ciò significa che le merci certificate nel territorio di un membro dell’Unione Doganale possono essere importate liberamente negli altri Paesi partecipanti. Ad esempio, una lampadina può essere prodotta in Russia, certificata in Kazakistan e venduta in Kirghizistan.
Su tutte le merci conformi alle norme tecniche dell’Unione Doganale è apposto il marchio EAC. Con esso, le merci possono essere vendute in qualsiasi paese EAEU senza permessi aggiuntivi.

etichetta EAC

Certificato di conformità EAC

Il certificato di conformità EAC (in russo Евразийское соответствие, in inglese Eurasian Conformity) è una attestazione di conformità che conferma (certifica), tramite un marchio apposto sui prodotti, che questi sono stati considerati e valutati conformi ai Regolamenti Tecnici dell’Unione Doganale Euroasiatica (TR EAEU).

(abbiamo scritto un articolo sull’argomento)

Tale certificazione, di fatto, il superamento dei regolamenti nazionali dei singoli Stati costituenti l’Unione Doganale (Russia, Bielorussia, Kazakhstan, Armenia e Kirghizistan) e sostituisce nella quasi totalità dei casi quelle che erano le certificazioni nazionali (Gost-R, Gost-K, etc.) rendendo in tal modo possibile, una volta ottenuta la certificazione, la libera circolazione dei prodotti all’interno dello spazio doganale comune senza ulteriori vincoli e/o restrizioni.

Il sistema di conformità EAC, sia nella forma dichiarativa che in quella certificativa, usa il cosiddetto sistema certificativo delle terze parti o del “terzo garante”, vale a dire il metodo certificativo attraverso il quale un soggetto giuridico terzo denominato Applicant (in russo Заявитель) si renderà garante nel territorio EAEU della qualità e della conformità dei prodotti.

Questa informazione è importante: se siete un’azienda produttrice italiana non potete certificare direttamente i vostri prodotti, cioè non potete richiedere voi la certificazione EAC.

La certificazione o dichiarazione di conformità EAC dei vostri prodotti può essere richiesta solo da un residente nei Paesi dell’EAEU, che sarà poi responsabile della corrispondenza della qualità dei vostri prodotti sul territorio doganale. Quando si richiede la certificazione, bisogna presentare un accordo tra voi e un’azienda, ad esempio, russa, che può essere un vostro cliente o consulente.

È ancora più importante sapere che il certificato sarà intestato a questa azienda. Quindi, se avete un altro importatore interessato ad acquistare i vostri prodotti e importarli in uno dei Paesi dell’Unione EAEU, allora il direttore generale della società a cui è intestato il vostro certificato o la dichiarazione di conformità deve rilasciare una delega e una copia del certificato o della dichiarazione per usarli per lo sdoganamento d’importazione.

Logotipo EAC: dimensioni e regole

Se avete un cliente residente nei Paesi EAEU, sicuramente vi darà indicazioni su come e dove applicare il logo che conferma che i prodotti corrispondono agli standard dell’Unione Economica Eurasiatica.

In breve, la larghezza deve essere di almeno 5 mm.
Il logotipo EAC può essere realizzato con qualsiasi modalità che ne garantisca una chiara leggibilità per tutta la vita utile del prodotto e deve essere applicato su ogni unità di prodotto, imballaggio o documentazione accompagnatoria.

Potete scaricare il logo EAC in vari formati dal nostro sito.

logo EAC .jpg

logo EAC .png

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Distribuzione dei dazi doganali dell’Import nell’Unione Doganale

Come avviene l’accredito e la ripartizione tra gli Stati membri degli importi dei dazi doganali all’importazione? Ad esempio, quando merci provenienti da paesi terzi vengono importate nel territorio della EAEU, il Paese partecipante non trattiene per sé l’intero ammontare dei dazi, ma distribuisce il denaro tra i restanti membri dell’unione. Le quote a cui ciascun paese ha diritto sono specificate nel Trattato sull’Unione Economica Eurasiatica.

Nel 2024, la quota della Russia è dell’85,065% e, ad esempio, quella dell’Armenia è dell’1,22%

Accordi bilaterali dell’Unione Doganale EAEU

Il 5 giugno 2024 il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha invitato i suoi colleghi dell’EAEU ad accelerare i lavori per la ratifica dell’accordo di libero scambio firmato con l’Iran.

Ha ricordato che “L’Unione ha già accordi di libero scambio con Vietnam e Serbia, nonché una cooperazione commerciale ed economica con la Cina. Si stanno elaborando accordi con l’Egitto, gli Emirati Arabi Uniti e l’Indonesia e sono in corso negoziati con la Mongolia.

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